Nel 2019 la Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali compie 25 anni.
Come ogni compleanno è un’occasione per fare un bilancio e fermarci a riguardare il tratto di strada percorso, ma è anche un l’occasione per ritrovarci tutte e tutti: chi ha fondato la cooperativa decidendo di congedare la propria adolescenza iniziando ad occuparsi dell’adolescenza altrui, chi oggi lavora in cooperativa e nel 1994 era appena nato, chi è arrivato ad un certo punto di questa storia e ha deciso di restare, chi ad un certo punto ha seguito altre strade professionali e personali lasciando un segno nella nostra compagnia.
La scelta di celebrare proprio il venticinquesimo non è casuale: 25 è una data numerica che rinvia ad un momento cruciale, ad un nuovo inizio: è il giorno del Natale, ma anche della Liberazione, ricorda la nascita, la generatività, l’emancipazione.
Sabato 13 aprile abbiamo festeggiato, in tantissimi, in un caleidoscopio di emozioni, nello splendido scenario dell’abbazia di Mirasole. Ma il nostro venticinquesimo non è solo la festa d’aprile ma un cartellone di iniziative per raccontare il nostro lavoro, per approfondire e per divulgare le questioni attorno alle quali operiamo, per fare il punto sulla cooperazione sociale in questi tempi complicati.
Come claim di questo anniversario abbiamo attinto da una citazione di M.Benasayag: “Lo schiavo è colui che non ha legami, che non ha un suo posto. L’uomo libero, invece, è colui che ha molti legami e molti obblighi verso gli altri, verso la città e il luogo in cui vive”.
Perché oggi, più che mai, nell’era della vulnerabilità, dove ognuno rischia di soccombere di fronte ad un evento critico, sono proprio i legami sociali a fare la differenza. Lo verifichiamo quotidianamente con le persone con le quali lavoriamo: è il capitale sociale la risorsa più preziosa per chi attraversa una condizione di fragilità, per chi si trova a rischio di esclusione, per chi fatica a trovare fiducia in sé stesso. Sono i legami a fare la differenza nelle traiettorie delle persone: da quelli originari di attaccamento, a quelli che si possono sviluppare nei contesti di crescita e di vita, a volte compensando esperienze sfavorevoli, a volte aumentando le opportunità di integrazione, aprendo sempre qualche possibilità in più.
Ma i legami sono essenziali anche per chi si trova ad operare oggi in ambito sociale: per fronteggiare la frustrazione, per contenere vissuti depressivi, per non perdere il desiderio, per continuare a pensare criticamente al proprio agire, evitando le standardizzazioni e le derive di una professione che, quando non è si fa interrogare e sostenere dagli sguardi altrui è sempre esposta al rischio di diventare disabilitante.
Generare legami sociali, allora, è un compito che continuiamo a perseguire, alimentando una passione durevole, che, nonostante tutto, possiamo alimentare continuando a dare una forma cooperativa alle nostre arti, ai nostri mestieri sociali.
Per raccontare un anno di feste e di riflessioni abbiamo aperto il blog StoriexLiberArti. Uno strumento forse anacronistico, ma che a differenza della timeline frenetica che assedia i nostri scambi quotidiani, ci consentirà di lasciare traccia di una storia la cui trama è ancora tutta da scrivere.