I giovani di Peschiera Borromeo portano in scena una storia ispirata alla vita di Gaetano Di Vaio
Metti un programma radiofonico inventato e condotto da quattro educatori. Metti che ti ritrovi, a un certo punto, a portare in onda la storia straordinaria di un uomo che è riuscito a riscattarsi da una vita piena di difficoltà. E se poi la radio entra in teatro, trasformando il teatro in radio, nasce “Belle Storie – Traiettorie Variabili”, cortometraggio che vedrà la sua “prima” mercoledì 14 luglio alle ore 21:30 (apertura cancelli ore 18:00 con esibizione di live painting, apericena e DJ set) nello spazio del porticato del Teatro De Sica, a Peschiera Borromeo (la prenotazione è obbligatoria e si può fare seguendo questo link https://www.radioactive20068.it/belle-storie/).
Iniziativa nata dalla collaborazione tra il Progetto WorkOut, Oltheatre – Teatro De Sica e RadioActive 20068, “Belle Storie – Traiettorie Variabili” è tratta dal racconto della propria vita che Gaetano Di Vaio, produttore cinematografico e regista, ha portato in una puntata nella trasmissione “Belle Storie” (https://www.youtube.com/watch?v=7H_bZGjPVQo), andata in onda su RadioActive 20068.
Gli educatori, ispirati dalla storia di quest’uomo, hanno subito pensato a coinvolgere alcuni dei ragazzi che gravitano attorno al Progetto WorkOut, portandoli a ragionare su come creare uno spettacolo che riproponesse la vicenda raccontata da Di Vaio. Con il preziosissimo aiuto di Chiara Valli, regista di questa clip e direttore artistico del Teatro De Sica, educatori e ragazzi sono stati trascinati nella ideazione e realizzazione di questo cortometraggio, diventandone co-autori e partecipando come attori. Il gruppo di questa compagnia teatrale, formatasi per questo progetto, ha poi preso un nome: RT20068 (dove RT sta per RadioTeatro).
“Belle Storie – Traiettorie Variabili” è una storia intensa che narra di come le traiettorie, nella vita di ognuno, possono essere variabili al punto di trasformare una persona più e più volte, senza cristallizzarla in un’identità che la condannerebbe per sempre.
Per l’équipe di WorkOut,
Fabio Regis