Proseguiamo il nostro contributo al confronto, verso l’Agorà delle educatrici e degli educatori, il 25-27 maggio a Torino, organizzato da Animazione Sociale
L’esperienza di crisi delle professioni educative non è un fenomeno recente, anche se ora è esplosa. Circa dieci anni fa un gruppo di nostre colleghe e colleghi, figure educative animate da passione pedagogiche, alle prese con i problemi di conciliazione tra vita e lavoro, con i conflitti tra maturità professionale ed esistenziale, si chiedeva se “fare l’educatore fosse un lavoro (solo) per giovani”. Lo faceva negli spazi di un percorso di formazione e ricerca, in collaborazione con il Centro Studi Riccardo Massa, perché educare è anche sempre un po’ ricercare.
Condividiamo allora la rilettura di quell’esperienza di ricerca, consegnandoci alcune questioni che dialogano con le riflessioni contenute nel meraviglioso testo di Anna Chiara Scardicchio “Aver cura dei paesaggi interiori” – pubblicato sul numero 359 di Animazione Sociale, e che potete leggere per intero, e scaricare, qui: