Servizio Minori e Famiglia

Il nostro intervento al Convegno Internazionale Erickson 2025

Il Servizio per il Diritto di Visita e di Relazione ha avuto l’opportunità di partecipare al Convegno Internazionale Erickson 2025 “Tutela dei minori – Prendiamoci cura di me”, svoltosi il 23 e 24 maggio a Trento e trasmesso in diretta streaming.

L’invito ci ha coinvolti in un Simposio dedicato alla condivisione di esperienze, strumenti e prospettive operative, all’interno del quale abbiamo raccontato l’evoluzione del nostro servizio, le finalità, le sfide affrontate e le metodologie adottate.

Il nostro intervento ha rappresentato un’occasione per condividere le riflessioni fatte in merito al concetto di neutralità, al nome stesso del servizio, ancora largamente definito culturalmente “spazio neutro” e alle metodologie utilizzate. Abbiamo voluto proporre un cambio di prospettiva: da un’idea storicamente neutrale a un approccio relazionale, centrato sulla partecipazione attiva delle famiglie, considerate protagoniste del proprio progetto.

Il Servizio per il Diritto di Visita e di Relazione è luogo non neutro, ma di ri-narrazione familiare, che accoglie i punti divista di tutti gli attori, Abbiamo ripercorso le tappe principali e illustrato il cammino che ha portato all’adozione di strumenti innovativi per favorire il racconto di sé, il dialogo, l’ascolto e lo sviluppo delle competenze genitoriali e relazionali. Tra questi:

  • albi illustrati,
  • il kit di sostegno alla genitorialità,
  • il dispositivo “Il mondo del bambino”,
  • arteterapia,
  • video-feedback
  • e supervisioni partecipate.

A supporto della presentazione sono stati mostrati brevi video realizzati grazie al contributo di alcune famiglie, che hanno portato la propria testimonianza diretta sull’esperienza vissuta all’interno del servizio e sull’utilizzo degli strumenti proposti.

La partecipazione al convegno è avvenuta in collaborazione con ASSEMI, ente committente territoriale del servizio, a conferma della solida sinergia tra pubblico e terzo settore e dell’importanza della co-progettazione.

L’intervento ha suscitato interesse e partecipazione attiva da parte del pubblico, dando spazio a un momento di confronto tra esperienze diverse. Sono emerse anche riflessioni e interrogativi sull’applicabilità del nostro approccio in contesti particolarmente complessi, a conferma della rilevanza del dibattito e della volontà comune di migliorare continuamente i servizi a favore di bambine, bambini e famiglie.