Progetti

Anna e la sua maternità fragile

E’ il 14 agosto del 2023: fa molto caldo a Milano e Anna deve uscire dall’ospedale con i suoi due meravigliosi frugoletti appena nati. Ma è da sola, completamente sola.
Grazie all’attivazione del progetto Home visiting Maternità siamo riuscite ad aiutarla: l’abbiamo accompagnata a casa e lei si è sentita meno sola, seppur nella città deserta e afosa.
Da qui è partito un viaggio, durato poco più di sei mesi, durante il quale il sostegno esperto della nostra educatrice di Home visiting ha potuto rinforzarla nel ricostruirsi nuove abitudini, nel sistemare alcune problematiche legate ai documenti per poter rimanere in Italia e, soprattutto, nel supportarla a stare meglio con i suoi bimbi e ad affrontare le prime sfide quotidiane della loro crescita.

Anna è una delle 10 mamme che in quest’anno e mezzo abbiamo conosciuto e sostenuto nel loro diventare madri: alcune per la prima volta, altre già mamme, ma in situazioni di fatica e vulnerabilità.
Una di loro è rientrata nel paese di origine perché, grazie al percorso di sostegno, ha compreso che fosse meglio per lei e il suo bimbo essere confortata dalla famiglia di origine, piuttosto che rimanere nella precarietà e incertezza di una vita in Italia, priva di familiari a cui poter fare riferimento.

Un’altra giovane donna aveva da poco saputo che il suo bimbo era affetto da una patologia e così l’abbiamo aiutata ad affrontare le paure legate a questa difficile realtà e accompagnata nel creare una rete di supporto, che potesse continuare a funzionare anche al termine dell’intervento di Home visiting.

Queste e altre storie sono state raccontate dalla coordinatrice del progetto, Daniela Moles, nel convegno La maternità fragile in ospedale, organizzato dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, il 22 maggio 2024. 

E’ stato importante, ancora una volta, riuscire a raccontare la potenza del lavoro di cura educativa, volto a favorire una buona relazione di attaccamento mamma-bambino e a creare (o ri-creare) legami funzionali, quanto possibile stabili e significativi che possano, come una rete o un paracadute, aiutare queste mamme e i loro figli a superare le difficoltà che la vita ha posto loro.

Qui puoi conoscere il progetto, di cui abbiamo raccontato qualche tempo fa.

La coordinatrice dell’équipe Home Visiting Maternità,
Daniela Moles