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L’Atletico Tiraemolla: una storia da raccontare

Sono passati quasi tre anni da quel pomeriggio in cui un gruppo di ospiti del Centro Diurno per persone con Disabilità (CDD) di Paullo, dopo una mattinata al parco, dice a gran voce: vogliamo giocare a calcio!

Io e Paolo, un educatore del centro, ci siamo guardati negli occhi pensando… bella l’idea di fare qualche partitella qua e là, ma le persone di cui ci occupiamo meritano di più. Paullo intera merita di più. E così, mentre una decina di ospiti iniziava a tirare calci al pallone ogni settimana, noi iniziavamo a cercare un vero allenatore e a sognare in grande!

Quella che, nel tempo, abbiamo battezzato Atletico Tiraemolla, diventa una squadra di calcio integrato che ogni settimana si allena insieme a un gruppo di ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’IC Curiel di Paullo, invita in campo altri servizi per persone con disabilità, organizza tornei insieme a cittadini e a giovani dei centri di aggregazione della zona ed è oggi una realtà unica, con la Cooperativa Il Carro, capitanata dal mister Lorenzi!

Una storia emozionante che stiamoscrivendo insieme a tutti i cittadini,
i negozianti e le realtà locali che, anche grazie alle loro donazioni, hanno permesso di affittare il campetto,
stampare le maglie, acquistare le divise e tutto ciò che occorre a una squadra di calcio:
una squadra eccezionale, in cui giocano insieme persone con e senza disabilità!
Insieme stiamo cercando di buttare il cuore
oltre all’ostacolo per far diventare
l’Atletico Tiraemolla una realtà sportiva
vera e propria del territorio.

Non sappiamo oggi come proseguirà questa storia.
Sappiamo però che è qualcosa di prezioso per questa città e che faremo di tutto per cercare risorse per far crescere questa entusiasmante squadra.
Intanto ci gustiamo le tante piccole belle storie quotidiane di persone che, nonostante i tanti acciacchi fisici, si stanno mettendo in gioco per diventare bravi calciatori: spesso hanno il fiato corto e faticano a raggiungere la palla che scivola veloce sul campo, quasi sempre si divertono,
qualche volta vincono e scoppiano di gioia,
qualche volta perdono e imparano dalle sconfitte
per continuare a migliorarsi,
in barba alle fatiche che puntualmente
ricordano loro di non avere corpi invincibili.

Nel frattempo, a livello nazionale, il calcio integrato trova ormai il sostegno ai più alti livelli, fino alla FIGC, che sta maturando una serie di disposizioni regolamentari che, nel tempo, porteranno tale pratica nell’alveo delle discipline sportive consolidate. Meglio di tanti discorsi, giocare insieme rende visibile come sia possibile condividere la diversità di ciascuno in modo autentico, vivendo emozioni e leggerezza…ma anche una certa dose di impegno e sudore!

Manuela Fedeli
coordinatrice CDD di Paullo