Scuola

L’alfabeto dell’accoglienza. Modelli e metodi per un anno scolastico sotto assedio

L’alfabeto dell’accoglienza. Modelli e metodi per un anno scolastico sotto assedio - Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali

Un testo a cura dello Staff di formatori dell’Area Scuola/Inclusione: Alessia Corticelli, Chiara Corbella, Luca Ercoli, Eva Nembrini, Tatiana Sicouri. Introduzione di Andrea Marchesi

Microsoft Word - L'alfabeto dell'accoglienza-modelli e metodi peMai come quest’anno la ripresa dell’anno scolastico si è presentata sotto il segno della  straordinarietà, così lontana e così incompatibile con la tipica ciclicità del tempo che caratterizza la scansione dei calendari delle agenzia formative. Mai come quest’anno l’accoglienza, quella tipica funzione che di solito è pensata per i nuovi ingressi, per le prime classi, ha investito tutti gli attori e tutti i livelli del contesto scolastico.

Tutta la voglia di ripartire e tutta l’ansia di farlo in una situazione che richiedeva di ripensare radicalmente tutte le dimensioni della quotidiana esperienza scolastica: gli ingressi e le uscite, la disposizione dei banchi, l’utilizzo dei materiali, la gestione degli intervalli, le più banali interazioni all’interno dell’aula, come degli spazi comuni.

Per queste ragioni, come Cooperativa che da sempre lavora per sostenere e valorizzare le competenze e le risorse di chi svolge una funzione educativa e formativa, abbiamo proposto a 18 istituti comprensivi del Sud Milano, uno spazio formativo per pensare l’accoglienza. Un tour di webinar reso possibile grazie al supporto di enti locali (Comuni di Lacchiarella, Pieve E., S. Donato M., Peschiera B., Pioltello, Vimodrone, Segrate) aziende consortili (Assemi per i comuni del Distretto sud est) e fondazioni private (F. Con i Bambini), nonché alla collaborazione con altri soggetti del terzo settore.

L’alfabeto dell’accoglienza. Modelli e metodi per un anno scolastico sotto assedio” è un testo che nasce dall’incontro con 1500 insegnanti che, insieme a noi, hanno provato a riflettere attorno a tutte quelle dimensioni troppo spesso ritenute residuali ma che mai come oggi sono diventate – e forse per fortuna – di nuovo necessariamente centrali nella progettazione formativa: i rituali che scandiscono la giornata, i codici che regolano l’assetto relazionale e comunicativo, l’attenzione al corpo, la centralità della componente emotiva, con uno sguardo attento a tutti i soggetti, alunni, docenti e famiglie.

E’ il nostro contributo che rendiamo pubblico e condiviso, per navigare dentro questa tempesta, convinti che – nonostante tutto – si possa imparare qualcosa attraversandola insieme.

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